A pochi passi dalla Corte di Giarola, sede del Museo della Pasta, si presenta un ambiente naturale variegato e ricco di storia, luogo ideale per escursioni a piedi o in bicicletta. Proprio lungo la Strada Giarola, immersa nel Parco regionale del Taro, è possibile percorrere un vero e proprio corridoio naturale, a stretto contatto con le bellezze di un’area che si estende per oltre 2000 ettari (circa 10.000 metri quadrati) e che è teatro di una secolare biodiversità, oltre che di una fiorente attività agricola. Dai laghetti di Medesano al giardino delle farfalle di Oppiano, passando per il percorso botanico di Felegara, il Parco offre esperienze variegate e stimolanti, ma è anche adatto a chi, semplicemente, voglia godersi il paesaggio offerto dalla natura. Il paesaggio è pianeggiante, più boschivo e umido avvicinandosi al corso del fiume.
Attrazioni e curiosità
Per via delle particolari condizioni climatiche e della sua morfologia, il Parco è una “tappa” per molte specie di uccelli migratori. Per i patiti di birdwatching, la zona è sicuramente di grande interesse, ma non mancano le attrazioni sportive, così come le escursioni più avventurose per gli amanti delle due ruote. In zona è possibile il noleggio di biciclette e mountain bike, e il Parco è famoso anche per la sua offerta di turismo equestre.
Come arrivarci?
Il Parco fluviale del Taro è raggiungibile da Parma, lungo la statale per Collecchio e poi Fornovo; dal casello di Parma Ovest, dirigendosi verso Collecchio e, quindi, imboccando la strada Giarola all’altezza di Pontescodogna.
In alternativa l’area verde è raggiungibile dal Castello di Fornovo, dirigendosi verso Collecchio e poi seguendo le indicazioni per la Corte di Giarola.
Infine, utilizzando i mezzi pubblici, si può usufruire della linea 6 Parma-Fornovo.
Visitare i Musei
Una visita alla Corte di Giarola è il modo perfetto per concludere una gita nel Parco, alla scoperta del Museo della Pasta e del Museo del Pomodoro. Le sedi dei Musei del Cibo sono circondate da un territorio unico e straordinario, e l’obiettivo è proprio quello di raccontarlo, ripercorrendo la storia di prodotti che rappresentano l’eccellenza alimentare italiana.