Descrizione
Il mulino a palmenti è costituito da due mole di pietra orizzontali e sovrapposte, di cui una è fissa, detta giacente o dormiente, mentre l’altra, girante o corrente, ruota intorno al suo asse centrale. Sopra le macine è posta la tramoggia, una cassetta di legno a tronco di piramide rovesciata dove si versa il grano che, cadendo nel foro centrale della macina superiore, è costretto a passare nello spazio fra le due mole, in cui è macinato per pressione e per sfregamento, per poi per scaricarsi all’esterno e confluire, grazie al moto rotatorio, in un cassone posto sotto il telaio che racchiude le macine.
Scheda pratica
Ambito:
Ambito parmense
Data:
sec. XIX
Dimensioni:
Altezza cm 330, larghezza cm 190, lunghezza cm 275
Materiale:
Mulino a palmenti, acquistato nel 1985 da Pietro Barilla. La mola qui esposta proviene dal "Mulino Gambarato", posto nella valle del torrente Rovacchia lungo il rio Cogolonchio, tra Fidenza e Tabiano Terme, dotato in origine di due macine affiancate, una per il grano e una per altri cereali e semi. Il Mulino, acquistato nel 1972 da Rosa Gatti Corazza unitamente al Castello di Tabiano e alle pertinenze terriere, negli anni Settanta del Novecento era stato ammodernato da Giovanni Corazza e ampliato con l'inserimento di due laminatoi. Dismessa l'attività molitoria nel 1985, l'edificio è stato trasformato ad uso residenziale, mentre la mola con tutti i suoi meccanismi fu smontata e conservata per essere esposta dopo il restauro integrale, curato nel 2014 dai tecnici del Gruppo "Medaglie d'oro" Barilla. Oggetto intero: foto IBC_0008128; particolare dei meccanismi: foto IBC_0008131; altro part. dei meccanism: foto IBC_0008132; part. del telaio che racchiude le macine: foto IBC_0008134; part. della tramoggia: foto IBC_0008143
Numero:
43
Provenienza:
Barilla G. e R. F.lli SpA 2014 (comodato d'uso); provenienza: Parma, Archivio Storico Barilla